Il logo di Giorgio Armani, uno dei più iconici nella storia della moda a livello mondiale, ha una storia assurda alle sue spalle. Ecco chi lo ha inventato e da dove ha tratto l’ispirazione da questo punto di vista. Andiamo a vedere nel dettaglio che cosa si sa a riguardo.
Siamo al cospetto di una società che è un colosso dal punto di vista della moda e, di conseguenza, anche in ambito economico. Si tratta di una realtà che vanta tantissimi negozi in giro per il mondo. E’ diventato, con il passare del tempo, un sinonimo a tutti gli effetti di eleganza e di classe. Di recente si è parlato molto di questo marchio soprattutto in relazione, per così dire, al decesso del suo fondatore, genio assoluto della moda, vale a dire Giorgio Armani. In questi casi, però, in maniera del tutto inevitabile, una buona parte del successo si lega anche al suo logo.
E’ assolutamente importante sceglierlo con cura, al fine di poterlo rendere per davvero identificativo e rappresentativo. In tal senso, però, quello di Armani ha una storia molto particolare, quasi assurda, da dover scoprire e da raccontare. Sono stati svelati da questo punto di vista dei dettagli non di poco conto e per questo andiamo a vedere che cosa sappiamo da questo punto di vista, dal momento che si tratta di un qualcosa che ci permette di conoscere molto anche il brand in questione.
Logo di Armani, ecco chi lo ha ideato e qual è la sua storia
A raccontare il dettaglio da questo punto di vista a proposito della storia del logo di Armani è niente poco di meno che Flavio Lucchini, l’uomo che lo ha realizzato e che ha scritto pagine importanti di storia della moda. Come certificato dalla fondazione di Vogue. In tal senso, tutto nacque dall’idea di Giorgio Armani, di cui lo stesso Re Giorgio non era convinto, di mettersi in proprio. Lucchini gli propose di fargli pubblicità, con solo la promessa di un pagamento, garantendogli sei pagine di pubblicità su L’Uomo Vogue.
“Ma non ho i soldi“, “A pagarle ci penserai poi“. “Ma non ho i prodotti e nemmeno i tessuti”, “Dopo le sei pagine, bianche con il solo logo, ti offriranno i tessuti e tutto il necessario“. “Ma non ho il marchio!“, “Quello te lo faccio io, subito”. Questo è stato lo scambio di battute tra Lucchini ed Armani che ha portato alla creazione del logo realizzato da Lucchini utilizzando l’alfabeto Bodoni originale americano di Vogue. A raccontare questa storia è stato lui stesso in una intervista ad “Artribune“.
