Questo è oggi uno dei bonsai più belli: secondo la tradizione giapponese c’è un motivo se è particolarmente apprezzato.
I bonsai sono alberi in miniatura, considerati tra i più belli in assoluto. Vengono mantenuti di proposito piccoli, anche per tantissimi anni, attraverso la potatura e la riduzione delle radici. Con questa tecnica si indirizza la pianta, nel corso della sua crescita, ad avere la forma e la dimensione desiderata. Oggi in Giappone si parla addirittura di ‘arte bonsai’, dato che chi pratica questa attività ha molte conoscenze.
Queste vengono poi utilizzate per coltivare la pianta, rispettando determinati canoni estetici. Come per tutte le altre piante, ha bisogno di essere annaffiata, soprattutto quando la parte superiore del substrato risulta essere asciutta al tatto. È importante fare attenzione, dato che un piccolo errore, potrebbe farla morire. Proprio per questo ci sono esperti che se ne occupano. Esistono diversi tipi di bonsai, tutti particolarmente belli. Questo, per esempio, oltre ad essere bellissimo, secondo la tradizione giapponese ha delle antiche proprietà.
Il bonsai è una delle piante più apprezzate. In molti la tengono in casa, anche se non tutti sanno come curarla. C’è poi uno stile, in particolare, detto Prunus Mume, ovvero Albicocco Giapponese, che è tanto venerato in Giappone. Il motivo è legato ad un’antica tradizione, che parla di questa pianta come porta fortuna. Questa è una delle più ricercate dai collezionisti, dato che possiede un’incredibile fioritura.
Presenta fiori rosa o bianchi, accompagnati da frutti verde-giallo e da un fogliame fitto dal colore verde chiaro. Questa pianta, in estate, ha bisogno di acqua tutti i giorni, mentre in inverno può essere irrigata anche a distanza di dieci- quindici giorni, dato che sopporta bene il freddo giapponese. Ma, in questo caso, per far sì che non muoia, è necessario proteggere l’apparato radicale dalle basse temperature.
L’albicocco giapponese è una pianta che, se coltivata bene, non dovrebbe avere problemi di funghi e parassiti. E’ importante, però, durante la potatura, avere una particolare attenzione. Bisogna sterilizzare bene gli strumenti di lavoro, dato che questa pianta potrebbe essere attaccata da una malattia, detta gommosi, che fa uscire dai suoi rami la linfa vitale, in forma di resina. Oggi, per fortuna, è possibile bloccare questa patologia grazie all’uso di particolari composti, come la poltiglia bordolese.
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